Corona Verde è una “rete di Natura, Storia e Città”. Una storia costituita da molti aspetti, tra cui l’arte che ha contribuito a rappresentare i luoghi della Stura nei secoli scorsi. Una testimonianza focale per quanto concerne questo aspetto è data certamente dalla rappresentazione del paesaggio. Nei secoli scorsi, non essendo disponibile la fotografia, questa funzione era necessariamente demandata all’illustrazione e alla pittura.
La rappresentazione del paesaggio costituisce dunque una fonte documentale molto preziosa, grazie all’opera di artisti come Angelo Cignaroli, non molti noti al grande pubblico, ma in grado di contribuire in modo importante dal punto di vista della perlustrazione e della documentazione dei luoghi.
La “Veduta di Robassomero“. ritratta da Angelo Cignaroli alla fine del Settecento, è un esempio caratteristico di questo genere di testimonianza.
Grazie alla posizione di balconata naturale, l’attuale centro storico di Robassomero ha sempre goduto di una vista privilegiata sulla Stura, ancora oggi apprezzabile percorrendo il percorso ciclo-pedonale di Corona Verde Stura.
La veduta del Cignaroli oltre a raffigurare i luoghi, tra cui si riconosce facilmente l’attraversamento sul torrente che conduceva a Ciriè, testimonia i segni del paesaggio agricolo, ponendo in primo piano l’attività di uomini impegnati nel pascolo e nella raccolta di legname presso i boschi locali.
“Veduta di Robassomero” ha fatto parte della collezione della mostra “Angelo Cignaroli. Vedute del Regno di Sardegna“, curata da Vittorio Natale e tenutasi presso la Fondazione Accorsi Ometto nel 2012. Si è trattata della prima occasione in cui l’arte di Angelo Cignaroli è stata trattata in maniera approfondita e monografica.
La rappresentazione dei paesaggi alpini e prealpini condotta, al di là del fatto artistico, costituisce una testimonianza importante per documentare lo stato dei luoghi a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento. Si tratta infatti di un’opera molto complessa ed approfondita, risultato di anni di ricerche e perlustrazioni condotte insieme al padre Vittorio Amedeo Cignaroli.
Le vedute del Cignaroli sono disponibili nella monografia che costituisce il catalogo della mostra: oltre 300 immagini che raffigurano il paesaggio del Regno di Sardegna.
Leave a Reply